Radiazioni ionizzanti
Il nostro studio si occupa anche di valutare il rischio derivante da radiazioni ionizzanti naturali (RADON) o artificiali in ambienti pubblici e residenziali, attraverso il rilevamento con metodi attivi o passivi. Il Radon (Rn-222) è un gas nobile RADIOATTIVO generato dal decadimento del Radio (Radio-226), a sua volta prodotto dal decadimento dell’Uranio ( U-238).Ogni atomo è costituito da un nucleo e da una nube di elettroni che ruotano intorno ad esso. Il nucleo è costituito a sua volta da due tipi di particelle elementari che si chiamano Protoni ed neutroni, tenuti insieme dalla forza nucleare. Quando il nucleo di un elemento contiene un numero di neutroni e protoni poco equilibrato, spontaneamente questo nucleo tende a trasformarsi per avere una configurazione elettronica più stabile, e nel caso del Radon vengono ceduti due protoni e due neutroni che staccandosi dal nucleo originale emettono le cosiddette radiazioni. Il Radon è un gas inodore, insapore, invisibile che si trova spesso in concentrazioni molto elevate nei seminterrati ed nei piani terra di molte abitazioni. Un’esposizione prolungata in ambienti residenziali o lavorativi, dove ci sono concentrazioni elevate di radon , nel tempo può essere causa di seri problemi di salute di natura oncologica. Il gas Radon è considerato cancerogeno di primo livello dall’OMS ed è il primo causa di tumore ai polmoni dopo il fumo di sigarette. Il Italia la normativa di riferimento è attualmente costituita dal D.Lgs 101 del 31/07/2020 entrato in vigore il 27/08/2020 quale attuazione della direttiva Europea 59/2013 Euratom. Con questa normativa i valori dei riferimenti normativi diventano:
A) 300 Bq/mc anno per abitazioni esistenti.
B) 200 Bq/mc anno per abitazioni costruite dopo il 31 Dicembre 2024
C) 300 Bq/mc anno per luoghi di lavoro
D) 6 Msv/anno Dose efficace assorbita
In tal senso le misure delle concentrazioni o dei livelli di Radon devono essere eseguite da figure tecniche altamente professionali che possano dimostrare questa specificità attraverso attinente documentazione.
Nei luoghi di lavoro l’analisi dell’esposizione al Radon deve essere eseguita nei casi di:
- LUOGHI DI LAVORO SOTTERRANEI
- PIANO TERRA LOCALIZZATI NELLE AREE INDIVIDUATE DAL PIANO RADON
- TIPOLOGIA LUOGHI DI LAVORO IDENTIFICATI DAL PIANO NAZIONALE
- STABILIMENTI TERMALI